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--------------------------------------------------------------------- Seventh time)Proclamazione della secessione dall'Unione monetaria europea PROCLAMAZIONE DELLA SECESSIONE DALL’UNIONE MONETARIA EUROPEA
Fabrizio Maria Lo Monaco come naturale depositario della cultura liberale in Italia ultimo baluardo di un sistema finanziario allo sbando PROCLAMA la secessione dell’Italia dallo Stato unico europeo ( Istituito con il trattato di Maastricht del 10 Dicembre del 1991) al fine di ripristinare le condizioni della prosperità della libertà economica e della pace a cui l’Italia nella sua tradizione liberale da Camillo Cavour sino agli epigoni della Scuola austriaca di economia in Italia come Luigi Einaudi Oscar Giannino Hans Herman Hoppe per citarne solo alcuni tra i più autorevoli può aspirare per permettere ai cittadini italiani e ai cittadini europei che desiderano condividere una tale idea la affermazione di una economia di libero scambio la cui rinuncia ha costituito la causa della attuale crisi e delle vicissitudini che essa implica per ciascun cittadino europeo all’interno dello Stato unico europeo e della sua reliquia: la moneta unica. First time: L’Italia come paese appartenente al Vecchio Continente non può tollerare il dispotismo dell’Unione monetaria europea che con l’instaurazione dello Stato unico europeo a mezzo della moneta unica ha decretato la dissoluzione degli originari vincoli di amicizia tra le nazioni europee istituiti con l’istituzione della Comunità economica europea con il Trattato del 25 marzo del 1957. Una tale situazione di progressiva dissoluzione del sistema di libero scambio tra i paesi europei e la violazione dei principi ispiratori del trattato istitutivo della Comunità economica europea ( libera concorrenza libera circolazione delle persone delle merci e dei capitali divieto delle pratiche restrittive della libera concorrenza delle pratiche monopolistiche e dei cartelli lesivi del libero scambio) ha costituito il pretesto e lo scopo per gli unionisti per affermare lo statalismo europeo e per invocare e realizzare forme di totalitarismo che sono la diretta conseguenza della protervia dei loro propugnatori uniti dalle loro aspirazioni tecnocratiche allo Sato unico europeo: tecnocratico antidemocratico e totalitario.
Second time) non si può ritenere che la guerra debba essere preferibile alla pace. Che l’indifferentismo e il disprezzo della umana ragione debba prevalere sulla ricerca della razionalità critica. Se la guerra produce fame e miseria l’umanità non può preferirla alla pace. E se il real time della guerra dell’ultimo sanguinoso conflitto planetario tra le due fazioni avverse ha insegnato qualcosa al genere umano è che in guerra non c’è mai alcun vincitore. Ma ciò non esime dal porre premesse razionali se si vuole cercare la pace. E tali premesse non possono che contenere le reciproche dichiarazioni di abbandono dello stato di guerra per tentare di ripristinare le condizioni di vita umane e lecite. Non si può cedere alla logica degli intrighi se non si vuole persistere nella logica della guerra. Ebbene perché ciò possa avvenire la fazione che persegue lo scopo del socialismo deve riconoscere il carattere bellicoso dell’economia socialista e la fazione che persegue lo scopo dell’economia di mercato può in tale ipotesi recedere dal porre ancora azioni a carattere militare nella propria agenda politica per addivenire ad una transazione che consista in un semplice tentativo di pace condotto step by step al fine dichiarato. Ma perché ciò possa avvenire si deve permettere alle famiglie dilaniate negli affetti di ricomporsi. E a chi ha voglia di intraprendere un’impresa economica di poterlo fare. E a chi desidera produrre e scambiare i propri prodotti di poterlo fare. E per fare ciò non si deve ancora una volta anteporre la libido al linguaggio. E si deve evitare di interferire nelle questioni libidiche che devono rimanere di esclusiva competenza dei soggetti direttamente coinvolti e non essere oggetto della depredazione politica o della interferenza di chicchessia. Queste piccole ma audaci premesse possono costituire la base giuridica ed economica per evitare la guerra permanente e per evitare al genere umano di rimanere incappato nella miserabile condizione della guerra e del conflitto. Third time) Il Gruppo Alta Italia per l’autogoverno ( GAIA) proclama l’autogoverno come strumento transitorio di amministrazione della vita quotidiana in Alta Italia ai fini della transizione dalla attuale fase economica e politica alla piena liberalizzazione degli scambi economici e finanziari allo scopo della libertà individuale della prosperità economica e della pace.Il principio di non aggressione Fourth time) Né l’individuo può aggredire ingiustamente un altro individuo né lo Stato può aggredire ingiustamente un individuo. Se è lo Stato l’aggressore l’aggressione è ancora maggiore perché lo Stato deriva il suo dominio dall’uso improprio della forza della minaccia e della imposizione fiscale. Con lo Stato l’individuo è molestato concusso e vessato nella sua condizione di essere umano. Universal creed : Io me medesimo nella mia qualità di essere umano supplico il buon Dio della libertà e della giustizia in nome dell’amore che nutro per la verità che irrinunciabilmente professo che Egli nella sua onnisciente volontà universale rimuova gli ostacoli e gli impedimenti che perniciosi ed inani ominidi pandemici pongono alla concreta realizzazione dell’amore in terra ai fini della libertà individuale della prosperità e della pace. Sixth time: contrasto adversus contratto scambio adversus conflitto competizione adversus lotta politica
Il contrasto il conflitto e la lotta politica perché mai dovrebbero essere preferibili al contratto come fonte giuridica del consenso allo scambio economico e alla libera competizione. Questi ultimi fattori implicano la volontarietà e l’assenza di coercizione quelli la soggezione economica e politica sulla quale il dominio si fonda. Questi sono inerenti alle leggi economiche ispirate al libero arbitrio quelli alle leggi derivanti dal puro arbitrio. Questi implicano la responsabilità l’auto-affermazione e l’auto-disciplina e quelli l’asservimento la irresponsabilità. Questi implicano l’autonomia come legge auto-fondante quelli l’eteronomia come legge esterna alla libera coscienza individuale. Questi implicano un’etica fondata sulla spontanea accettazione del dominio della legge ( the rule of law) quelli implicano il relativismo etico fondato sul diritto della forza piuttosto che sulla forza del diritto. Naturalmente la politica come arte del possibile non deve necessariamente essere fonte di discriminazioni e di deprivazione . Ma se ciò accade cioè se essa è fonte di deprivazione dei diritti piuttosto che calcolo ragionato allo scopo della rimozione degli ostacoli posti alla piena realizzazione delle libertà economiche allora la legge economica come effetto della libera interazione degli individui al fine della ricchezza economica derivante dalla libera produzione e dal libero scambio economico deve costituire il fine irrinunciabile a cui gli individui nella loro singolarità non possono sottrarsi senza rinunciare insieme ad esso al fine delle libertà economiche e politiche . Tali libertà economiche e politiche possono essere il prodotto di una società aperta sorretta da liberi individui ispirati ai principi della auto-limitazione dei poteri piuttosto che alla auto-crazia allo scopo della civiltà giuridica fondata sui diritti di proprietà e sui diritti inalienabili e personalissimi fondati sul principio della inviolabilità della persona come soggetto giuridico suscettibile di imputazione di diritti e di doveri. Ciò allo scopo di assicurare alla umanità la divisione del lavoro come precondizione della libera cooperazione in assenza delle quali precondizioni appaiono impraticabili le soluzioni offerte sia dalla Scuola economica interventista e socialista sia di quella liberale e libertaria. Seventh time: In assenza dei meccanismi di aggiustamento automatico degli squilibri strutturali delle economie dei differenti paesi del Continente europeo è immaginabile che essi perdureranno ancora. Il declino a cui gradualmente il Vecchio Continente è destinato con “ la moneta unica” non trova il suo rallentamento se la politica monetaria rimane di tipo espansivo ( Il growt time delle ultime settimane ne è la prova irrefutabile). Sperare infatti che tali meccanismi di aggiustamento possano agire sa base endogena implica immaginare che i prezzi nei differenti paesi europei possano godere di quella flessibilità verso il basso che potrebbe surrogare almeno in parte l’assenza di una mercato dei cambi all’interno dell’area dell’euro che frena decisamente il riequilibrio delle economie dissestate dalla economia di guerra e dal protezionismo che ne fu la diretta emanazione. Dunque per attenuare la rigidità strutturale dei sistemi economici ( omogeneizzazione delle condizioni eocnomiche dei differenti paesi del Vecchio Continente) si può esclusivamente fare leva sulla flessibilità dei prezzi verso il basso ( compreso i salari le rendite gli interessi e i profitti) se non si vuole prolungare l’agonia delle economie nazionali che soffrono il preteso dirigismo dei sistemi politici che imbavaglia ulteriormente le speranze di chi vede nella libertà individuale il più prezioso bene da preservare dalla inflazione della arroganza e della prevaricazione allo scopo di mantenere inalterato uno status quo che vive di paillettes e di lustrini. Oramai anche i bambini vedono il gap che separa le economie del Vecchio Continente dal sistema economico e politico del Regno Unito che sebbene soffre analoghi mali almeno non nutre il revanscismo sordo di cui soffrono i decadenti sistemi politici del Vecchio Continente
Eight time) Principo di non aggressione e suo Corollario del diritto di non aggressionee Il principio di non aggressione Né l’individuo può aggredire ingiustamente un altro individuo né lo Stato può aggredire ingiustamente un individuo. Se è lo Stato l’aggressore l’aggressione è ancora maggiore perché lo Stato deriva il suo dominio dall’uso improprio della forza della minaccia e della imposizione fiscale. Con lo Stato l’individuo è molestato concusso e vessato nella sua condizione di essere umano Eight time) Principio di non agressione e suo Corollario Il principio di non aggressione Né l’individuo può aggredire ingiustamente un altro individuo né lo Stato può aggredire ingiustamente un individuo. Se è lo Stato l’aggressore l’aggressione è ancora maggiore perché lo Stato deriva il suo dominio dall’uso improprio della forza della minaccia e della imposizione fiscale. Con lo Stato l’individuo è molestato concusso e vessato nella sua condizione di essere umano.
Corollario Se il compratore che compra una merce con consegna differita scopre che la merce che deve avere in consegna non corrisponde alla merce comprata e/o contiene il damnum emergens e il lucrum cessans di una frode inattesa se non ritira la merce è in debito con il suo fornitore o è lui ( il compratore) che può esigere il pagamento del torto ingiusto che la merce contiene dal fornitore potendogli infliggere la preventiva azione di escussione e rivalsa allo scopo del suo naturale diritto alla auto-difesa ?
Clorofilla 21/Settembre 2020
-- Il valore di una merce non dipende dalla sua natura, ma dalla stima degli uomini, anche se quella stima è folle. (Diego De Cavarubbias) -- La proprietà è una conseguenza necessaria della natura dell'uomo. (Claude Frédéric Bastiat) -- La tassa migliore è sempre la più leggera. -- L'economia si occupa dei problemi fondamentali della società; interessa tutti e appartiene a tutti: è il principale e specifico studio di ogni cittadino. (Ludwig von Mises) --
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